Codice etico?No grazie!
L’uomo non sempre tende al progresso. A volte mette si ancora al presente per evitare il cambiamento. Ma ” l’unica costante del comportamento umano è il cambiamento ” ( Bruno Schettini ), quindi la scienza umana riesce, nonostante la morale, a fare dei significativi passi avanti. Le scoperte che vanno al di là dell’etica rientrano però, per forza di cose, nel elenco delle scoperte per serendipity: ovvero “cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino” ( Julius Comroe Jr. ). Qualche esempio? L’America, la dinamite e… il viagra ( viagra e dinamite hanno più di una caratteristica in comune a quanto pare ). Ma anche nel caso specifico della psicologia ce ne sono di altrettanto clamorose: H.M. e i neuroni mirror.
H.M.
Per i pazienti affetti da crisi epilettiche c’era ben poco da fare nel 1953: o lobectomia ( asportazione delle aree in cui nascevano le crisi ) o sofferenza. Si scelse per la lobectomia: al paziente fu asportato il lobo temporale mediale bilaterale, area comprendente i 2 ippocampi, le 2 amigdale e parte delle corteccie paraippocampali. Zone di cui ai tempi poco si sapeva. L’operazione riuscì perfettamente, le crisi scomparvero e il Q.I. di H.M. salì da 104 a 118 ( per la scomparsa delle crisi ). Ma la perdita dei lobi asportati comportò la comparsa di una “fastidiosa” amnesia anterograda espilicita semantica, cioè: ” H.M. ora sono le 3 del pomeriggio”, passano 2/3 secondi e ” H.M. ora che ore sono?” “Boh!”. Grazie agli studi di Brenda Milner su questo paziente ora siamo in grado di conoscere le localizzazioni di gran parte delle memorie. Oggi esitono farmaci antiepilettici e il codice etico è contrario a terapie invasive…
Neuroni mirror
A cavallo tra gli anni ’80 e 90′ Giacomo Rizzolatti e la sua equipe ( Uni. Parma ) stavano conducendo degli esperimenti su un gruppo di macachi, quando uno sperimentatore, mentre prendeva una banana, notò casualmente l’attivazione di un area cerebrale del macaco che lo osservava. Il macaco era però rimasto fermo. Mai vista una cosa del genere. Si scoprì che nei macachi esiste una classe di neuroni che si attiva non quando il macaco compie un movimento, ma quando guarda qualcuno compiere un movimento. Nel ’95 lo stesso gruppo di lavoro ha scoperto un sistema analogo nell’uomo. Che vuol dire questa scoperta? Tutto e niente. Tutto perchè come suggerisce Ramachandran ” i neuroni specchio saranno per la psicologia quello che il dna è stato per la biologia “, niente perchè questa stessa teoria sembra essere smentita da lavori sperimentali che riducono l’importanza di questo sistema nell’uomo ( ” ci sono poche o nessuna evidenza a supportare l’ipotesi che il neurone mirror sottende l’azione e al contrario c’è una netta evidenza contro di esso” Greg Hickok ). Quanto tempo ci vorrà a scoprire la verità? Chiedetelo al codice etico.