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Come utilizzare il software xFoil da MATLAB

Il software xFoil è un potentissimo strumento che viene utilizzato in campo aeronautico per la progettazione dei profili alari subsonici. MATLAB è uno dei software più utilizzati nel campo dell’ingegneria. In questo articolo spiegherò come fare ad interfacciare i due software utilizzando la modalità di lavoro batch di xFoil.

Come appena detto, xFoil dà la possibilità di essere eseguito in modalità batch: un semplice file di testo contenente tutti i comandi in colonna può essere utilizzato come input del programma, che eseguirà il tutto in sequenza.
Il collegamento con MATLAB consiste nel creare il file di testo contenente i comandi, esportare i risultati di xFoil in dei file di testo e infine importare questi file all’interno di MATLAB.

I comandi principali che utilizzeremo per fare ciò sono:

  • fopen e fprintf per creare un file di testo
  • !xfoil < batch.dat per eseguire xFoil
  • importdata per importare i risultati
L’esempio pratico che andremo a considerare prevede l’importazione del coefficiente di pressione su un profilo NACA 4412 calcolato tra alfa=-10° e alfa=15°, in modalità viscosa con numero di Reynolds pari a 10^6.

Il codice

Scaricabile da questo link: Download script MATLAB-xfoil.zip
Mostra codice ▼

La spiegazione del codice

Per prima cosa, creiamo una variabile (cell array) contenente tutti i comandi da eseguire all’interno di xFoil. La variabile comandi è molto intuitiva e potrebbe essere utilizzata inserendo tutti i singoli comandi uno ad uno, ma la comodità di utilizzare MATLAB sta proprio nel non dover inserire manualmente i comandi ripetitivi, come ad esempio una sequenza di:

alfa 0
cpwr alfa(0).dat
alfa 0.1
cpwr alfa(1).dat
... e così via

Per cui, inseriamo manualmente i comandi principali, come la scelta del profilo e i parametri di viscosità, e utilizziamo la funzione sprintf per scrivere una sequenza di angoli di attacco.

comandi = {
 'NACA 4412'
 'OPER'
 'RE 1e6'
 'VISC ON'
};

La funzione sprintf, originaria del C, crea una stringa a partire da un modello contenente delle variabili. La sintassi è:

sprintf('stringa modello', var1, var2, ..., varN')

La struttura della stringa modello contiene una serie di “segnaposto”, identificati dal simbolo % (percento), all’interno del quale vengono inserite le variabili passate alla funzione come argomento. Es.:

sprintf('Il mio nome è %s, ho %d anni e sono alto %.2f m', 'Ale', 8, 1.753)
Il mio nome è Ale, ho 8 anni e sono alto 1.75 m

Il segnaposto %s sta per stringa, %d sta per numero intero, %.2f sta per numero decimale con 2 cifre dopo la virgola.

Nel nostro caso la stringa che vogliamo generare è:

alfa -10
cpwr cp(1).dat
alfa -9.5
cpwr cp(2).dat
...

Abbiamo quindi bisogno di un vettore contenente gli angoli di attacco (da -10 a 15 con passo 0.5)

alfa = -10:0.5:15 

E un vettore di indice (da 1… a quanti sono gli alfa)

N = length(alfa)
indice = 1:N 

Per praticità, utilizzeremo una caratteristica del modo di funzionare di sprintf su MATLAB. Se sprintf riceve come argomento una matrice, i valori che metterà nei segnaposto saranno gli elementi della matrice, presi in ordine procedendo lungo le colonne.
Dato che la nostra stringa vede in sequenza l’angolo d’attacco e il suo indice, potremo utilizzare una matrice di questo tipo:

[alfa(1), alfa(2), ..., alfa(n);
1, 2, ..., n]
Sarà interpretato come:
alfa(1), 1, alfa(2), 2, ... alfa(n), n

Per generare la sequenza di angoli d’attacco sarà quindi sufficiente utilizzare il comando:

 sprintf('ALFA %.3f\nCPWR ./dati/cp(%d).dat\n', [alfa; 1:N])

Dove il simbolo \n sta per “a capo”.

Da cui l’espressione completa dei comandi:

alfa = -10:0.5:15;
N = length(alfa);
comandi = {
 'NACA 4412'
 'OPER'
 'RE 1e6'
 'VISC ON'
 sprintf(['ALFA %.3f\n' ...
 'CPWR ./dati/cp(%d).dat\n'], [alfa; 1:N])
 'QUIT'
};

Questi comandi vanno inseriti in un file di testo, per cui creiamo un nuovo file e inseriamovi il contenuto della variabile comandi:

id = fopen('comandi.dat', 'w+');
fprintf(id, '%s\n', comandi{:});
fclose(id);

Infine, eseguiamo xFoil con questo comando:

!xfoil.exe < comandi.dat

Attenzione! Affiché questo comando venga eseguito correttamente, il file eseguibile xfoil.exe deve essere collocato nella vostra cartella di lavoro. Per conoscere la vostra cartella di lavoro digitate pwd nella command window.

Se è andato tutto a buon fine, nella cartella di lavoro dovreste trovarvi una nuova cartella, dati, contenente un bel po’ di file cp(x).dat. Sono ovviamente i file generati da xFoil.

A questo punto non ci resta che importare i risultati. Per fare ciò utilizzeremo la funzione importdata, la cui sintassi è:

importdata('nome del file', 'delimitatore', righe di intestazione)

Nel nostro caso il nome del file è una stringa del tipo cp(%d).dat, dove %d è un numero che va da 1 a quanti sono gli alfa.
Per importare tutti i file sarà sufficiente un ciclo for che, da 1 ad N, importa tutti i risultati di xFoil e li carica in un cell array di nome dati:


dati = cell(1, N);
for i = 1:N
 % La variabile foo è di appoggio e serve a importare il solo contenuto
 % numerico dei file generati da xfoil
 foo = importdata(sprintf('./dati/cp(%d).dat', i), ' ', 1);
 dati{i} = foo.data(:, : );
end

Come esplicitato nel commento, importdata cercherà di importare anche la prima riga di testo di ogni file, la quale ci ricorda che la prima colonna contiene le ascisse e la seconda i valori del Cp. Per evitare di importare tra i dati anche questa stringa di testo inseriamo il solo valore data all’interno dell’array di dati.

L’ultima parte del codice si limita a fare una serie di diagrammi in sequenza dei vari Cp calcolati da xFoil.

È possibile scaricare un archivio contenente questo script funzionante e la versione eseguibile di xFoil per Windows al seguente link:

Download script MATLAB-xfoil.zip

Variazione del numero di Reynolds

Ho ricevuto un’e-mail in cui mi si chiedeva una modifica del codice che permettesse la variazione del numero di Reynolds. Ho pensato che potesse essere utile anche a qualcun altro, e così l’ho pubblicata qui.
Non sarà certo il modo più elegante di farlo, ma le modifiche al codice sono minimizzate! La matrice matp, che viene letta da fprintf lungo le colonne, ha questa struttura:

Re(1)   Re(1)   Re(1)
alfa(1) alfa(2) alfa(3)
1       4       7
Re(2)   Re(2)   Re(2)
alfa(1) alfa(2) alfa(3)
2       5       8
Re(3)   Re(3)   Re(3)
alfa(1) alfa(2) alfa(3)
3       6       9

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Suggerimenti

Ai fini delle prestazioni, xFoil risulta estremamente più veloce se sopprimete l’output grafico, che vi sarà probabilmente inutile se avete intenzione di lavorare con MATLAB sui risultati.
Per fare ciò, potete inserire questi tre elementi ai primi comandi della variabile comandi:

comandi = {
'plop'
'g'
''
% tutto il resto

}

Accertatevi inoltre, specialmente se disabilitate l’output grafico, che nei casi estremi che andate a studiare xFoil giunga a convergenza, altrimenti importerete dei risultati che potrebbero essere sballati!
Scegliete quindi un numero di iterazioni opportunamente elevato per assicurarvi di ciò.


MATLAB Cheatsheet – Riassunto comandi

Troppo spesso mi è capitato di imparare ad utilizzare MATLAB e poi di dimenticare tutto a causa di lunghi periodi di inutilizzo.

“Come si chiamava quella funzione?”
“Com’è che si faceva a fare… ?”
“Che sintassi usavo per fare quel coso… ?”

Ma stavolta ho detto basta! E così mi sono deciso a scrivere un file in cui ho riassunto tutte le funzioni, i costrutti e le cose (imho) più utili da ricordare di MATLAB. Il risultato è questo pratico cheatsheet  che ho deciso di condividere con tutti.

Se avete consigli o suggerimenti per migliorarlo, scrivetelo nei commenti.

Download MATLAB cheatsheet (.PDF) – 92 kB


Il lupo e l’agnello. La versione di Eulero

– Lupo: «Perché osi intorbidarmi l’acqua?»
– Agnello: «Come posso fare questo se l’acqua scorre da te a me?»
– Lupo: «Le equazioni che governano questo ruscello sono ellittiche, per cui ogni punto perturba tutti i punti del campo di moto, e tu stai perturbando la mia acqua.»

Morale della favola: se hai studiato ingegneria riesci sempre a trovare una motivazione.


Metodo di studio per ingegneria e facoltà scientifiche

Dopo la conclusione di tre lunghi anni di studio in ingegneria aerospaziale, mi sono reso conto di quanto sia fondamentale avere un buon metodo di studio per poter proseguire i propri studi efficientemente. L’efficienza dello studio non consiste solo nella media dei voti, ma anche nel tempo richiesto per avere quella media. L’efficienza massima si ha nel raggiungere la più alta media possibile nel minor tempo possibile.
In questo articolo cercherò di dare qualche suggerimento per riuscire ad aumentare l’efficienza del proprio studio, ma è importante tenere presente che il metodo di studio è puramente soggettivo e ciò che scrivo in questo articolo può esservi d’aiuto, ma non deve necessariamente sostituire il vostro attuale modo di studiare.

Sottolineare

La prima cosa che credo bisogni imparare quando si studiano materie scientifiche, è sottolineare. Il modo di sottolineare testi scientifici è completamente diverso dai testi letterari. Molto spesso mi è infatti capitato di vedere libri, appunti e slides completamente sottolineati! La sottolineatura, sembra inutile dirlo, ma serve ad evidenziare particolari paragrafi di un testo, ma nel momento in cui si sottolinea… tutto, perde completamente di utilità!
La scusa che solitamente sento dalle persone che sottolineano tutto, è che “tutto è importante!” e quindi sottolineano tutto.

I consigli che voglio darvi nel sottolineare un testo sono due: il primo è non sottolineare alla prima lettura, è infatti impossibile sapere quali sono le cose più importanti di un testo se non si ha la visione globale del capitolo. Il secondo è non sottolineare le cose più importanti, ma quelle più difficili da ricordare, magari qualche dettaglio o una formula che ci si dimentica spesso quando si ripete quel paragrafo, e non le affermazioni più importanti, perché sono quelle che più probabilmente riusciamo a imparare e ricordare.

Un aspetto importante della sottolineatura è anche quello di dare un aspetto più «personale» alle pagine di un libro, caratteristica che aiuta molto la memoria, e utilizzare evidenziatori di colori differenti aiuta molto sotto questo aspetto.

Come ripetere

I testi tecnici e scientifici sono generalmente strutturati in modo da esprimere alcuni concetti elementari e definizioni all’inizio del testo, per poi utilizzarli e rielaborarli in modo più complesso nel seguito. Può capitare di non avere una visione molto chiara di un concetto base quando lo si legge la prima volta e di non riuscire a capirlo neanche dopo più letture. È importante in questi casi non fermarsi nella lettura del testo e proseguire anche se non tutto è chiaro. Lo studio infatti non si deve limitare ad una sola perfetta lettura del testo, ma deve essere progressivo e basato su tre, quattro o anche più letture del materiale: la prima lettura deve servirci ad avere una visione globale della materia che stiamo studiando e a prendere confidenza con i termini, le notazioni e i concetti base. Ad una seconda lettura risulterà tutto molto più chiaro e si riusciranno a capire tutti quei concetti che prima ci erano oscuri. Soltanto all’ultima lettura possiamo concentrarci sull’aspetto «mnemonico» dello studio, perché è molto più semplice (e soprattutto utile) ricordare concetti che si ha ben chiari, piuttosto che formule e ragionamenti senza senso.

Inoltre, molti concetti con cui non abbiamo alcuna confidenza, richiedono un po’ di tempo per essere maturati. Smettere di studiare o cambiare argomento aiuterà la nostra mente ad abituarcisi e a prendervi confidenza.

Materiale didattico

Il materiale per lo studio non deve assolutamente essere troppo vasto. Per quanto possa essere bella e interessante una materia, lo studio finalizzato ad un esame deve limitarsi alla giusta quantità di materiale didattico.
Nel caso in cui si abbia seguito il corso, appunti personali o di un collega associati ad un libro di testo possono essere sufficienti. Gli appunti presi a lezione sono estremamente utili perché esprimono i concetti esattamente come il professore vorrebbe risentirsi dire all’esame, ma possono contenere errori che lo stesso professore può commettere durante la lezione. I libri di testo sono molto più affidabili ed è quasi sempre indipensabile utilizzarli per la preparazione dell’esame.
Se avete un libro di testo completo, evitate di utilizzarne altri, perché gli stessi concetti espressi diversamente possono compromettere di brutto la memoria!
Le registrazioni audio delle lezioni possono essere utili, ma non bisogna abusarne. Risentirsi tutte le lezioni per avere degli appunti perfetti è una grandissima perdita di tempo, perché i professori possono commettere errori durante le lezioni ed è molto meglio acquistare direttamente un libro di testo. L’utilità principale delle registrazioni audio è quella di correggere e verificare passaggi degli appunti che non siamo riusciti a scrivere correttamente. Ma se siete rapidi a scrivere, sono pressoché inutili.

I corsi e il ricevimento

Seguire i corsi ad una facoltà scientifica è importantissimo! Non mi sento di dire che sia addirittura fondamentale, ma è comunque importante. Molti concetti tecnici sono talmente complicati che a studiarli da soli ci si perde più del doppio del tempo che a capirli spiegati da un professore. Ovviamente è fondamentale che il professore sia in grado di spiegarli e di farsi capire, perché capitano spesso professori estremamente competenti nel loro campo, ma che non sono assolutamente in grado di tenere una lezione che sia comprensibile ad uno studente.
Quando il professore è in grado di tenere alta la soglia di attenzione ed è anche simpatico, seguire il corso diventa una goduria 🙂

Spesso il ricevimento dei professori viene molto sottovalutato. Capita di incontrare professori sgarbati e non molto disposti ad aiutarci, ma la maggior parte di loro è molto affabile e disponibile nel darci spiegazioni.
Il modo migliore di sfruttare questa opportunità di chiarimento è scriversi da parte tutte le cose che non si riesce a capire e andare a ricevimento solo alla fine dello studio della materia, in modo da essere sicuri sia di non riuscire a capire con le proprie forze, sia di comprendere una eventualmente complessa risposta da parte del professore.

Quante cose sapere

È importante rendersi conto che andare ad un esame con la conoscenza totale di una materia è impossibile. Le materie scientifico-tecniche sono talmente vaste e in aggiornamento che non è possibile sapere tutto (a meno che non si voglia scambiare la propria anima col diavolo in cambio dell’assoluta conoscenza… :D). Spesso addirittura alcune cose devono ancora essere scoperte!
Non sapere tutto di una materia non significa però non essere perfettamente preparati per un esame. Generalmente non viene chiesto più di quanto non sia stato spiegato durante il corso (o sia scritto sul libro di testo).

Bella e brutta

Per quanto riguarda gli esami scritti, ricopiare gli esercizi in bella è assolutamente inutile. È importante essere ordinati e far capire cosa abbiamo scritto, ma farsi problemi per una cancellatura non ha alcun senso.
I professori guardano al contenuto e un giudizio sull’estetica del compito è assolutamente contestabile!
Ha molto più senso perdere gli ultimi 10 minuti di tempo a disposizione per ricontrollare ciò che abbiamo fatto, che ricopiare il compito in bella e rischiare di commettere degli errori nella copia.

Luoghi e abitudini

Quando si prepara un esame è importante dare un ritmo alle proprie abitudini. Svegliarsi ogni mattina alla stessa ora, studiare sempre nello stesso luogo, andare a dormire sempre presto…
Trovare le giuste abitudini è molto difficile se si studia a casa. Il mio consiglio è quello di trovarsi un luogo di studio: le aule studio sono ideali se si vuole studiare in gruppo perché si può parlare, le biblioteche sono perfette per concentrarsi e studiare da soli in silenzio.
Anche se si ha un buon posto per studiare a casa, questa è comunque piena di fonti di distrazione: il computer, il telefono che squilla, bussano alla porta, la signora delle pulizie… Nello studio è importantissima la continuità, elemento che non sempre è possibile raggiungere quando si studia a casa.
Un altro punto a favore nello studiare fuori casa è che bisogna rispettare determinati orari, ed è quindi più facile svegliarsi presto la mattina per poter studiare più tempo.

Giornata lavorativa

Se si cerca di studiare per troppe ore al giorno (10-12 ore!) è inevitabile che ad un certo punto il cervello collassi e diventi difficilissimo mantenere la concentrazione, abbassando tantissimo l’efficienza dello studio.
Un paragone che può aiutare molto a evitare perdite di tempo è quello della giornata di studio con una giornata lavorativa: invece di cercare di battere tutti i record di tempo senza dormire, si può stabilire un certo orario per studiare, da rispettare tassativamente (come se fosse un lavoro!), con le pause pranzo/caffè ben definite.

9:00 – 13:00 studio
13:00 – 14:00 pausa pranzo
14:00 – 18:00 studio

Stabilendo degli orari precisi diventa molto più facile concentrarsi nello studio e rilassarsi quando è dovuto.

Bevande energetiche

Le bevande energetiche a base di taurina, fiori di guaranà e ginseng sono molto pericolose. Sono perfette per riuscire a rimanere svegli per un certo periodo, ma provocano estrema sonnolenza quando svanisce l’effetto.
È vero inoltre che aiutano a concentrarsi, ma non aiutano assolutamente a trovare la voglia di studiare. Se state perdendo tempo e prendete una Redbull, continuerete a perdere tempo. Solo che in maniera molto più nervosa!
Un caffè è l’ideale per combattere la sonnolenza dopo pranzo e aiuta a riprendere la concentrazione.

Studiare in compagnia

Preparare un esame scritto in gruppo è più facile e rasserenante che prepararlo da soli, ma per gli esami orali non si può studiare in più di due persone.
Preparare un orale con un’altra persona può essere estremamente utile, sia che l’altra persona sia più, che meno competente di noi. Nel primo caso ci sarà preziosa per capire cose che non avremmo capito da soli, nel secondo caso ci permetterà di capire ancora meglio le cose che pensavamo ci fossero chiare.
Non hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarla a tua nonna” (Cit.)
Studiare in compagnia è più stimolante e ci permette di far sorgere e chiarire dubbi che sarebbero altrimenti rimasti nascosti.

Il computer

Avere un computer nella preparazione di un qualsiasi esame può sempre fare comodo. Fate attenzione ai forum, che possono essere utili per chiedere chiarimenti e farsi un’idea di un esame, ma non è detto che sia l’idea giusta e che non sia fondata solo su dicerie!
Strumenti come Wikipedia e Wolframalpha possono semplificarci moltissimo la vita, ma bisogna saperli usare.

Non sottovalutate inoltre la possibilità di trovare simulatori e codici già fatti riguardante l’esame che state preparando: provare con mano un simulatore di fisica, di ottica o di elettronica può schiarirvi le idee più di qualsiasi spiegazione, ma se dovete perderci un mese solo per imparare ad usarlo, probabilmente non ne è il caso… 😉

Buono studio!


La Gelmini sull’esperimento al Cern

Come avrete senz’altro sentito dire, al CERN è stato effettuato un esperimento in cui è stato sparato un fascio di neutrini tra il laboratorio del Gran Sasso e il CERN di Ginevra.
L’esperimento (OPERA) doveva studiare il fenomeno dell’oscillazione dei neutrini e consisteva nello sparare un fascio di neutrini all’interno della roccia, tra i due laboratori distanti 730 km.
L’interazione dei neutrini con la materia è talmente bassa, che è come se viaggiassero nel vuoto. Ciò che è accaduto, è che i neutrini sono arrivati da un laboratorio all’altro prima del previsto, hanno infatti impiegato 60 nanosecondi (6·10-9 secondi ) in meno rispetto alla luce. Affermare comunque che è stata superata la velocità della luce è un’affermazione troppo grossa, dato che comunque stiamo parlando di valori che si discostano di poco dalle previsioni. Basta che la distanza tra i due laboratori differisca di soli 18 metri (su 730 km sono lo 0.0025%) che i conti ritornano. Ovviamente le misurazioni fatte sono state ripetute più e più volte, e si basano su calcoli statistici, ma nulla vieta la possibilità di un errore sistematico che abbia sballato tutto.

Alla luce di tutto ciò, oggi ho letto questo fantastico articolo del nostro Ministro dell’I-S-T-R-U-Z-I-O-N-E, Mariastella Gelmini.

Ufficio Stampa

Roma, 23 settembre 2011

Dichiarazione del ministro Mariastella Gelmini
“La scoperta del Cern di Ginevra e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è un avvenimento scientifico di fondamentale importanza.”

Rivolgo il mio plauso e le mie più sentite congratulazioni agli autori di un esperimento storico. Sono profondamente grata a tutti i ricercatori italiani che hanno contribuito a questo evento che cambierà il volto della fisica moderna.
Il superamento della velocità della luce è una vittoria epocale per la ricerca scientifica di tutto il mondo.

Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro.

Inoltre, oggi l’Italia sostiene il Cern con assoluta convinzione, con un contributo di oltre 80 milioni di euro l’anno e gli eventi che stiamo vivendo ci confermano che si tratta di una scelta giusta e lungimirante”.

Chi glielo spiega che non c’è nessun tunnel tra Ginevra e il Gran Sasso?
Non sa neanche come vengono investiti i nostri soldi. Il Ministro dell’Istruzione.

Il link al comunicato: http://www.istruzione.it/web/ministero/cs230911 [FreezePage]


Powertrekk, ricarica i dispositivi USB con le bugie!

Ho appena letto un articolo (FP) su Tom’s Hardware davvero molto divertente.
Cito direttamente:

MyFC, un’azienda svedese specializzata nelle celle combustibili, ha realizzato PowerTrekk, un sistema portatile basato sull’idrogeno in grado di ricaricare i dispositivi USB. Usando una tecnologia simile a quella applicata alle auto, sfrutta processi chimici per ottenere energia elettrica dall’acqua.

Fin qui, nulla di particolarmente strano. Le celle a combustibile sono dei dispositivi che permettono di ottenere energia elettrica da dei reagenti (generalmente idrogeno e ossigeno) evitando la reazione di ossido-riduzione, e quindi senza la trasformazione dell’energia in calore, che è meno efficiente. Queste celle a combustibile vengono effetivamente utilizzate sulle auto a idrogeno e permettono di ottenere energia elettrica da questo gas, per alimentare dei motori elettrici. Dire però che si ottiene energia elettrica dall’acqua è un errore, perché è vero che dall’acqua si ottiene l’idrogeno, ma lo si ottiene per elettrolisi, un processo che richiede energia elettrica per avvenire.

Ma andiamo avanti:

MyFC ha realizzato PowerTrekk, la prima soluzione portatile per fornire energia elettrica ai dispositivi USB tramite l’idrogeno. Basato su una tecnologia simile a quella usata nei prototipi per auto, questo dispositivo usa l’acqua per ottenere l’idrogeno, convertito successivamente in elettricità. Tutto quello che devono fare gli utenti è inserire una specie di serbatoio (PowerPukk) all’interno del PowerTrekk e aggiungere acqua.

Ecco qui la prima grossa cavolata. Come ho detto prima, l’idrogeno si ottiene dall’acqua tramite elettrolisi, e per avere l’elettrolisi bisogna utilizzare energia elettrica. Se anche ci fosse una batteria, che permette di effettuare l’elettrolisi, che procura l’idrogeno per ottenere elettricità, l’elettricità che si otterrebbe sarebbe inferiore a quella della batteria di partenza!
Questo per il semplice motivo che, durante una trasformazione dell’energia, una parte di questa viene sempre dissipata.
Un esempio simile: con una batteria alimento un motore, che alimenta una dinamo che ricarica la batteria. In linea di principio, il motore dovrebbe girare all’infinito! Purtroppo non è così, la dinamo infatti non riesce a recuperare tutta l’energia che viene trasmessa dal motore, che viene quindi dissipata sottoforma di calore. È cioè energia persa. (Vedi: Secondo principio della termodinamica)

La ricarica dei dispositivi, come smartphone, fotocamere e navigatori satellitari, avviene tramite connessione USB, e non è influenzata da fattori ambientali, come nel caso dei pannelli solari. I processi chimici che avvengono all’interno del dispositivo sono strettamente controllati, e come reazione producono una quantità minima di vapore acqueo.
Nello specifico, si scopre che l’energia elettrica è creata da un sistema di membrane in grado di convertire l’idrogeno presente nell’acqua. I realizzatori informano che PowerTrekk è un sistema completamente passivo, che ha bisogno soltanto di acqua e di operare all’aria aperta.

Se il risultato di questa magia è una quantità minima di vapore acqueo, perché non lo si fa condensare e lo si rimette nel serbatoio, in modo da ottenere energia infinita? 😀
Per quanto riguarda le membrane, probabilmente si riferiranno agli elettrodi che vengono utilizzati nell’elettrolisi per la produzione di idrogeno, che hanno la forma di piastre per aumentare la superficie di contatto con l’acqua e migliorarne la produzione:



Il “serbatoio” in grado di compiere la magia è considerato un rifiuto elettronico, e farà parte di un programma per essere successivamente riciclato.

Almeno hanno ammesso che è una magia!

Ma andiamo a vedere cosa c’è scritto sul sito del produttore. Sotto la voce “How it works”, si limitano a dire che basta riempirlo d’acqua e questo produce corrente elettrica.
Sotto la voce “Technical Description” forniscono addirittura dei dati su quanta corrente verrebbe prodotta da questo miracoloso prodotto:

A quanto sembra, pare che il dispositivo abbia una batteria interna da 1600 mAh che funge da «buffer». È improbabile che questa venga utilizzata per l’elettrolisi e poi per produrre corrente con l’idrogeno, perché come ho già detto sarebbe una trasformazione a perdere, e quindi inutile. È possibile che serva semplicemente ad illudere gli acquirenti che il prodotto funzioni davvero, caricando i dispositivi collegati tramite la batteria interna. Ma una volta esaurita quella, niente più corrente!

Sfortunatamente, non vi è alcuna indicazione su come fare per procurarsi questo miracoloso gadget che vìola le leggi della fisica. C’è però un indirizzo email per i distributori interessati a vendere questo prodotto.

A questo punto, non posso che augurarmi che sia tutto uno scherzo, una pubblicità virale di qualche compagnia elettrica che cerca di farsi pubblicità puntando sull’ingenuità di chi condivide le informazioni su questo prodotto. L’alternativa possibile è invece quella della truffa, che potrebbe essere effettuata a scapito dei «distributori» che acquisterebbero a caro prezzo questo prodotto, per poi ritrovarsi con delle borracce colorate.

In ogni caso, il mio consiglio è quello di diffidare (sempre) da chi propone prodotti così innovativi senza fornire adeguate spiegazioni sul loro funzionamento. E ovviamente usare sempre la testa!


Oroscopo

Oroscopo della settimana. (Qualunque settimana!)

Ariete
Sei pronto? Sei sicuro? Qualunque sia la situazione o il momento che vivrai, goditelo quanto più è possibile. Fai che ogni cosa possa essere importante. Non aspettarti nient’altro. Continua a fare l’amore. La famiglia e gli amici sono importanti. Il mondo è vita, divertimento, energia. Potrebbe essere dura. O semplice. La cosa migliore è prendere quanto basta. Aiuta e parla con gli altri. Pensala diversamente e ti sentirai meglio.

Toro
Sei pronto? Sei sicuro? Qualunque sia la situazione o il momento che vivrai, goditelo quanto più è possibile. Fai che ogni cosa possa essere importante. Non aspettarti nient’altro. Continua a fare l’amore. La famiglia e gli amici sono importanti. Il mondo è vita, divertimento, energia. Potrebbe essere dura. O semplice. La cosa migliore è prendere quanto basta. Aiuta e parla con gli altri. Pensala diversamente e ti sentirai meglio.

Gemelli
Sei pronto? Sei sicuro? Qualunque sia la situazione o il momento che vivrai, goditelo quanto più è possibile. Fai che ogni cosa possa essere importante. Non aspettarti nient’altro. Continua a fare l’amore. La famiglia e gli amici sono importanti. Il mondo è vita, divertimento, energia. Potrebbe essere dura. O semplice. La cosa migliore è prendere quanto basta. Aiuta e parla con gli altri. Pensala diversamente e ti sentirai meglio.

Cancro
Sei pronto? Sei sicuro? Qualunque sia la situazione o il momento che vivrai, goditelo quanto più è possibile. Fai che ogni cosa possa essere importante. Non aspettarti nient’altro. Continua a fare l’amore. La famiglia e gli amici sono importanti. Il mondo è vita, divertimento, energia. Potrebbe essere dura. O semplice. La cosa migliore è prendere quanto basta. Aiuta e parla con gli altri. Pensala diversamente e ti sentirai meglio.

Leone
Sei pronto? Sei sicuro? Qualunque sia la situazione o il momento che vivrai, goditelo quanto più è possibile. Fai che ogni cosa possa essere importante. Non aspettarti nient’altro. Continua a fare l’amore. La famiglia e gli amici sono importanti. Il mondo è vita, divertimento, energia. Potrebbe essere dura. O semplice. La cosa migliore è prendere quanto basta. Aiuta e parla con gli altri. Pensala diversamente e ti sentirai meglio.

Vergine
Sei pronto? Sei sicuro? Qualunque sia la situazione o il momento che vivrai, goditelo quanto più è possibile. Fai che ogni cosa possa essere importante. Non aspettarti nient’altro. Continua a fare l’amore. La famiglia e gli amici sono importanti. Il mondo è vita, divertimento, energia. Potrebbe essere dura. O semplice. La cosa migliore è prendere quanto basta. Aiuta e parla con gli altri. Pensala diversamente e ti sentirai meglio.

Bilancia
Sei pronto? Sei sicuro? Qualunque sia la situazione o il momento che vivrai, goditelo quanto più è possibile. Fai che ogni cosa possa essere importante. Non aspettarti nient’altro. Continua a fare l’amore. La famiglia e gli amici sono importanti. Il mondo è vita, divertimento, energia. Potrebbe essere dura. O semplice. La cosa migliore è prendere quanto basta. Aiuta e parla con gli altri. Pensala diversamente e ti sentirai meglio.

Scorpione
Sei pronto? Sei sicuro? Qualunque sia la situazione o il momento che vivrai, goditelo quanto più è possibile. Fai che ogni cosa possa essere importante. Non aspettarti nient’altro. Continua a fare l’amore. La famiglia e gli amici sono importanti. Il mondo è vita, divertimento, energia. Potrebbe essere dura. O semplice. La cosa migliore è prendere quanto basta. Aiuta e parla con gli altri. Pensala diversamente e ti sentirai meglio.

Sagittario
Sei pronto? Sei sicuro? Qualunque sia la situazione o il momento che vivrai, goditelo quanto più è possibile. Fai che ogni cosa possa essere importante. Non aspettarti nient’altro. Continua a fare l’amore. La famiglia e gli amici sono importanti. Il mondo è vita, divertimento, energia. Potrebbe essere dura. O semplice. La cosa migliore è prendere quanto basta. Aiuta e parla con gli altri. Pensala diversamente e ti sentirai meglio.

Capricorno
Sei pronto? Sei sicuro? Qualunque sia la situazione o il momento che vivrai, goditelo quanto più è possibile. Fai che ogni cosa possa essere importante. Non aspettarti nient’altro. Continua a fare l’amore. La famiglia e gli amici sono importanti. Il mondo è vita, divertimento, energia. Potrebbe essere dura. O semplice. La cosa migliore è prendere quanto basta. Aiuta e parla con gli altri. Pensala diversamente e ti sentirai meglio.

Aquario
Sei pronto? Sei sicuro? Qualunque sia la situazione o il momento che vivrai, goditelo quanto più è possibile. Fai che ogni cosa possa essere importante. Non aspettarti nient’altro. Continua a fare l’amore. La famiglia e gli amici sono importanti. Il mondo è vita, divertimento, energia. Potrebbe essere dura. O semplice. La cosa migliore è prendere quanto basta. Aiuta e parla con gli altri. Pensala diversamente e ti sentirai meglio.

Pesci
Sei pronto? Sei sicuro? Qualunque sia la situazione o il momento che vivrai, goditelo quanto più è possibile. Fai che ogni cosa possa essere importante. Non aspettarti nient’altro. Continua a fare l’amore. La famiglia e gli amici sono importanti. Il mondo è vita, divertimento, energia. Potrebbe essere dura. O semplice. La cosa migliore è prendere quanto basta. Aiuta e parla con gli altri. Pensala diversamente e ti sentirai meglio.

Per quanto possa sembrare uno scherzo, David McCandless ha pubblicato un articolo su un’analisi che ha fatto su 22 mila oroscopi, per tutti i segni zodiacali, analizzandoli con un software per cercare le parole più comunemente utilizzate. Il risultato, che potete vedere nell’immagine che segue, è che tutti i segni zodiacali fanno uso delle stesse parole chiave, che sono tutte parole dal significato molto generico: feel, sure, keep, better, life, energy, love, matter.


Successivamente, ha utilizzato queste parole per generare un oroscopo che si possa adattare a qualsiasi segno (che io ho brutalmente tradotto sopra):

Ready? Sure? Whatever the situation or secret moment, enjoy everything a lot. Feel able to absolutely care. Expect nothing else. Keep making love. Family and friends matter. The world is life, fun, and energy. Maybe hard. Or easy. Taking exactly enough is best. Help and talk to others. Change your mind and a better mood comes along…



La scala dell’universo

Quanto è grande una formica rispetto a un cristallo di sale? O un nanotubo di carbonio rispetto a un atomo di idrogeno? O il nucleo di un atomo rispetto ad un elettrone? E la nostra galassia rispetto al resto dell’universo?

Questa meravigliosa applicazione in Flash permette di zoomare dall’infinitamente piccolo degli elementi della teoria quantistica, fino all’infinitamente grande dei corpi celesti dell’universo intero.

Fonte: http://htwins.net